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giovedì 2 aprile 2015

La Pasqua ceca - Folclore, religione e antichi riti pagani.

La Pasqua, in ceco Velikonoce, (da notare però che la "c" si legge come la nostra "z" sorda, tipo quella della parola "calza") in Repubblica Ceca è un periodo di grandi festeggiamenti, caratterizzato da moltissimi riti, la maggior parte dei quali non vengono quasi più praticati dalla maggior parte della popolazione (al giorno d'oggi sopravvivono soprattutto nelle zone rurali del paese), ma sono comunque entrati a far parte del folclore locale.

Alcune di queste antichissime tradizioni sono legate ovviamente alla passione e resurrezione di Cristo, ma la maggior parte si perdono davvero nella notte dei tempi, in era pre-cristiana, e derivano dalla celebrazione pagana dell'arrivo della primavera.
Il nome stesso del periodo pasquale in tedesco (Ostern) e in inglese (Easter) ricorda l’antica divinità germanica Ostara, cioè la dea della primavera e della fertilità, che trova la sua controparte slava in Vesna

La primavera celebra il ritorno degli dei della vegetazione e della vita, il periodo in cui gli alberi germogliano, l'erba verde ricomincia a crescere, gli animali si svegliano dal letargo
invernale, escono dalle loro tane e si accoppiano, gli uccelli costruiscono i loro nidi e depongono le uova
E non a caso, come in molte altre parti del mondo, è proprio l’uovo, sinonimo di vita e di rinascita, il simbolo più caratteristico della Pasqua ceca.

Vajíčka a kraslice - Uova e "kraslice"

Già ai tempi degli antichi Celti le uova venivano dipinte con colori brillanti e con vari tipi di strisce e cerchi che rappresentavano i cicli della vita, della morte e della rinascita.

Il tuorlo rappresentava il dio Sole, l'albume simboleggiava invece la dea Bianca, mentre un cesto pieno di uova decorate rappresenta il grembo fertile della Madre.


Le tradizionali uova di Pasqua ceche (chiamate "kraslice" quando si tratta dei gusci preventivamente svuotati del loro contenuto) vengono colorate, dipinte a mano e/o decorate, esistono naturalmente molte tecniche diverse per effettuare le decorazioni e tutte richiedono una buona dose di pazienza e di abilità manuale.

Una volta erano le ragazze a decorare le uova, per poi regalarle ai ragazzi il lunedì dell’Angelo. Avere le uova più belle era una questione di prestigio personale per queste ragazze, tra cui esisteva di fatto una sorta di competizione, non dichiarata ma del tutto evidente.

Oggi le uova decorate sono entrate a far parte dell'artigianato tipico della Repubblica Ceca, possono essere acquistate in ogni periodo dell'anno nei negozietti di alcune professioniste della decorazione, che portano avanti la tradizione tramandandosi spesso di generazione in generazione tecniche, motivi, schemi e colori personali.
Oltre che nelle loro botteghe queste bellissime (ma estremamente delicate) uova, che generalmente sono di gallina, ma possono in alcune occasioni essere anche d'oca, possono essere acquistate anche nei tradizionali mercatini pasquali.

In quasi tutte le famiglie si preparano però ancora oggi le uova sode, che, prima di essere consumate, vengono colorate utilizzando appositi colori ad uso alimentare oppure, come vuole la tradizione, mediante le tinture ricavate naturalmente da alimenti come buccia di cipolla, tè, spinaci o prezzemolo, barbabietola, cavolo rosso, fiori di tiglio e tanti altri.

In molte città ceche nel periodo di Pasqua si organizza un'apposita competizione a livello nazionale dove viene premiato l'uovo più bello.

La tradizione della pomlázka

Una delle tradizioni più particolari e rappresentative della Pasqua Ceca è sicuramente quella della "pomlázka", una frusta fatta di ramoscelli di salice intrecciati e addobbati con nastri variopinti, che ha lo scopo e il significato simbolico di scacciare la malattia e gli spiriti maligni e di portare nel contempo salute e giovinezza per il resto dell'anno a tutti coloro che ne vengono colpiti.

La tradizione prevede che i ragazzi, dopo aver fabbricato personalmente la propria pomlázka, vadano in giro per il paese e di casa in casa a "frustare" scherzosamente sulle gambe o sul sedere le ragazze che incontrano, in modo da garantire alle fortunate che vengono colpite gentilmente dalla frusta bellezza, giovinezza e salute per tutto il resto dell'anno. In alcuni casi, se possibile, le ragazze vengono bagnate anche con dell'acqua, che ha il medesimo significato simbolico.

I ragazzi chiedono quindi in cambio alle ragazze un piccolo dono, generalmente uova colorate o caramelle, recitando delle tipiche filastrocche pasquali, delle quali questa è la più famosa:

"Hody hody doprovody, dejte vejce malovaný, nedáte-li malovaný, dejte aspoň bílý, slepička vám snese jiný"

La prima parte della filastrocca non è semplice da tradurre, le prime parole si riferiscono ai banchetti e alle abbuffate tipiche del periodo, mentre il termine "doprovody" (che oggi sarebbe scritto "do provody") deriva da una parola in ceco antico: "provoda", che è ormai quasi sconosciuta e che indica la prima domenica dopo la Pasqua.
La seconda parte è invece più semplice e si può tradurre così: "dateci le uova decorate, se non le avete decorate dateci almeno quelle bianche, la gallina ve le farà nuove".

Oltre a regalare le uova o le caramelle la ragazza di turno, in segno di riconoscenza, aggiungeva anche un nastro colorato alla pomlázka del ragazzo che l'aveva colpita: avere una grande quantità di nastri colorati annodati alla propria frusta era quindi per i ragazzi un motivo di orgoglio.

Nei tempi più antichi la pomlázka non veniva usata solo dai ragazzi per "frustare" le ragazze ma anche dalle mogli dei fattori per "frustare" il bestiame e anche tutto il resto della famiglia, uomini e bambini inclusi, in modo da scacciare la malattia e gli spiriti maligni.

Oggi le tradizionali fruste, già con i nastrini colorati annodati, possono essere acquistate nei mercatini tradizionali e sono uno dei maggiori divertimenti dei bambini, che, in cambio delle loro frustate scherzose, ricevono uova sode colorate, uova di cioccolato, pan di zenzero in forme pasquali o semplicemente delle caramelle.

Questa tradizione è però ancora largamente diffusa nei piccoli paesi e nelle cittadine, specialmente nella regione della Moravia, sebbene in molti casi abbia purtroppo perso il suo simbolismo e il suo romanticismo e ora la si pratichi soprattutto con spirito goliardico.
Anche la ricompensa è cambiata, denaro e bicchieri di Slivovice o Becherovka vengono offerti al posto o in aggiunta delle uova dipinte o delle caramelle e alcuni uomini, specialmente dopo qualche bicchiere di troppo, tendono ad esagerare, così che non sempre le ragazze gradiscono il loro comportamento.

La settimana santa e i suoi riti

La settimana santa, detta “Pašije” (pašijový týden), è un mix di tradizioni legate alla passione e resurrezione di Cristo e di tradizioni molto più antiche. Queste tradizioni sono oramai seguite solo in piccola parte, quelle più importanti sopravvivono ancora nei piccoli paesi e nelle zone rurali del paese, alcune invece al giorno d'oggi ci fanno decisamente sorridere.

Ogni giorno della settimana ha il suo nome e specifici riti da compiere:

Květná neděle

E' l’ultima domenica del digiuno quaresimale. In mancanza degli olivi i credenti fanno benedire i "kočičky" (in italiano "gattini"): sono ramoscelli di salice delle capre (o salicone) sui quali prima della ripresa vegetativa compaiono i fiori; quelli maschili, di grandi dimensioni, sono forniti di moltissimi peli grigio-argentei, da questa somiglianza con dei cuccioli di gatto deriva il loro nome.

Modré pondělí (lunedì blu) e Šedivé úterý (martedì grigio)

Dal punto di vista rituale questi due giorni non sono particolarmente importanti.

Škaredá středa (mercoledì brutto)

In questa giornata di solito si dovrebbero pulire i camini dalla fuliggine.
E' inoltre fortemente sconsigliato tenere il broncio, chi lo fa in questo giorno rischia infatti di rimanere imbronciato per tutto il resto dell'anno e non è un caso se le vacanze scolastiche iniziano, appunto, il mercoledì brutto!

Zelený čtvrtek (giovedì verde)

Il giovedì verde è particolarmente ricco di riti da compiere:

  • Per proteggersi dalle malattie la tradizione vuole che nel giovedì verde tutti i membri della famiglia si lavino utilizzando la rugiada del mattino.
  • Per proteggere la casa dalle pulci la padrona dovrebbe avere cura di spazzare tutte le stanze prima del sorgere del sole e di portare poi la polvere nell'incrocio tra due strade. 
  • Per tenere lontano per tutto l’anno gli insetti ed i topi si dovrebbe battere il mortaio facendo gran baccano. 
  • Per conservare tutto l'anno una salute di ferro si dovrebbe mangiare qualcosa di verde (spinaci, crauti, ortiche etc).

In questa giornata, durante la liturgia, si sentivano per l’ultima volta le campane che successivamente "volavano" a Roma e tornavano indietro soltanto il sabato successivo. Per la mancanza di campane, quindi, dal giovedì al sabato i giovani ragazzi giravano per il paese facendo suonare dei particolari rumorosissimi sonagli di legno chiamati "řehtačky" per richiamare la gente in chiesa.

La sera del giovedì verde, inoltre, ogni ragazzo del paese si procura un sonaglio di legno costruito per l’occasione. Tutti i ragazzi formano un gruppo e camminano per il paese, agitando vigorosamente i loro sonagli di modo che il rumore si possa sentire da lontano. Lo scopo di questa pratica è quello di allontanare simbolicamente Giuda. Si mangiano inoltre i "jidáše" (detti panini di Giuda perché la loro forma richiama il nodo della corda con cui Giuda si è impiccato) spalmati con il miele per rinforzare la propria salute.

Velký pátek (venerdì grande)

Questa giornata, dove si celebra il lutto per la morte di Gesù Cristo, è tradizionalmente caratterizzata da un severo digiuno, anche se, a chi fosse impossibilitato a mantenere il digiuno, è consentito mangiare del pesce.

Durante il venerdì grande è inoltre vietato lavorare nei campi, fare il bucato (si bagnerebbe con il sangue di Cristo) e fare prestiti perché l'oggetto prestato rischierebbe di venire stregato: questa giornata era infatti consacrata alla magia e ai miracoli, era credenza popolare che si aprissero le montagne  o la terra per svelare tesori nascosti e i più fortunati avrebbero potuto portarsi a casa tutta la ricchezza che fossero stati in grado di trasportare; ma le persone troppo avide avrebbero anche rischiato di restare intrappolate sotto terra fino all'anno successivo.

Bílá sobota (sabato bianco)

Il sabato bianco dovrebbe essere interamente dedicato alla pulizia della casa, utilizzando una scopa nuova, e anche le pareti venivano comunemente ritinteggiate: proprio dal colore bianco della calce prende infatti il nome questo giorno della settimana santa.
Il sabato bianco è però anche dedicato ai preparativi: in questo giorno venivano tradizionalmente preparati i dolci tipici della Pasqua, si coloravano le uova, ogni ragazzo preparava la propria “pomlázka” (intrecciando all'incirca dai 6 ai 12 ramoscelli di salice).

Anche in questo giorno tutti i ragazzi in gruppo camminavano per le strade del paese, fermandosi di fronte ad ogni casa e facendo rumore con i loro sonagli (řehtačky) fino a quando non venivano date loro uova o caramelle.

Velikonoční neděle oppure Boží hod velikonoční (domenica di Pasqua)

Tutti i membri della famiglia, se credenti, dovrebbero in questo giorno andare in chiesa, dove si benedicono il pane, i dolci, le uova e il vino. Ad ogni membro della famiglia, così come anche a tutti gli ospiti (solo la parentela più stretta) deve essere quindi offerto il cibo benedetto, ma questo veniva in passato simbolicamente offerto anche ai campi, ai giardini e ai pozzi, per assicurarsi un ricco raccolto, abbondanza di frutta e di acqua da bere.
Tradizionalmente in famiglia si mangiava insieme un uovo sodo diviso a spicchi, perché questo garantiva di ritrovarsi l’anno seguente, tutti e in salute, ed era una credenza popolare che se qualcuno si perdeva o semplicemente smarriva la strada, ricordandosi con chi aveva mangiato l’uovo di Pasqua, l’avrebbe certamente ritrovata.

Oggi, la domenica di Pasqua è soprattutto un giorno di preparazione per il lunedì successivo: le ragazze, se non lo hanno ancora fatto, dipingono, colorano e decorano le uova, e i ragazzi preparano la loro pomlázka!

Velikonoční pondělí (lunedì di Pasqua)

Il lunedì di Pasqua è il giorno in assoluto più bello, più allegro e più sentito di tutta la Pasqua ceca.

Nella tradizione della Repubblica Ceca non è legato a nessuna festività religiosa, ma è invece una festa dai forti sapori pagani e di costume folcloristico. È un giorno di grande allegria e divertimento, un giorno di vacanza, il giorno della pomlázka.                            

Pasqua gastronomica

Così come in tanti altri paesi, anche in Repubblica Ceca la Pasqua è nel segno dell’abbondanza culinaria (storicamente veniva festeggiata dopo il lungo digiuno della Quaresima), soprattutto per quanto riguarda i dolci, alcuni dei quali ricordano la simbologia cristiana. 

È il caso ad esempio del "beránek", un tipico dolce a forma di agnello ricoperto di zucchero o cioccolato, o degli "jidáše", paste dolci solitamente annodate che simboleggiano la corda con cui si impiccò Giuda secondo la tradizione. Molto tipici di questo periodo sono anche i "perníčky", dolcetti di pan di zenzero a forma di uova, coniglietti, agnellini e altri simboli pasquali, decorati con glassa reale e delle piccole pagnotte con uvetta chiamate "mazanec" o "bochánek", che possono anche contenere dei canditi.

Si consuma ovviamente molta carne: specialmente agnello, tacchino o pollo farciti, coniglio, salsicce e carne affumicata. La farcitura, per la quale vengono utilizzate varie erbe aromatiche, spinaci oppure ortiche, si cucina anche a parte in forno, facendola diventare un tortino salato (chiamato "nádivka") che si gusta sia caldo che freddo.
E ovviamente uova in mille modi!

Curiosità

Negli anni precedenti al 1989, anno in cui l'allora Cecoslovacchia è tornata ad essere un paese libero, il regime comunista aveva soppresso ogni connotazione religiosa di questa festività ed il significato della Pasqua si limitava al benvenuto alla primavera. 

Il termine con il quale viene chiamata la Pasqua in lingua ceca "Velikonoce" deriva da "Veliké noci" che significa "Grandi notti".

Alcune delle tradizioni descritte nell'articolo sono rappresentate nelle bellissime illustrazioni di Josef Lada un grafico e illustratore boemo, completamente autodidatta vissuto tra il 1887 ed il 1957. Lada è conosciuto soprattutto per aver illustrato il romanzo di Jaroslav Hašek "Dobrý voják Švejk", in italiano tradotto come "Il buon soldato Sc'vèik". I suoi disegni rappresentavano in particolar modo la vita popolare nei paesi della Boemia.

Buona Pasqua! - Veselé Velikonoce!


Ringrazio come sempre Michaela per il prezioso aiuto!

Immagini

La "svuotatura" delle uova

Un'artigiana decora le uova

La tradizione della pomlázka

Un sonaglio in legno (řehtačka)

Kočičky (salice delle capre o salicone)

Beránek - tipico dolce a forma di agnello 

Velikonoční perníčky (dolcetti di pan di zenzero con glassa reale)

Jidáše

Bochánek o mazanec

Nádivka - tortino salato con verdure
Josef Lada - La tradizione della pomlázka

Josef Lada - La tradizione della pomlázka 

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